Sembra incredibile ma l’attività teatrale, che oggi è in crisi per mancanza di finanziamenti pubblici, qui da noi fu pensata proprio per fare cassa e, in questo modo, sostenere la costruzione del nostro Centro d’Incontro.
Ma, ancor più importante dell’aspetto economico, fu la straordinaria efficacia che quelle serate “teatrali” ebbero per contagiare di passione una comunità che, forse, in quel momento aveva proprio bisogno di entusiasmarsi per qualche ideale.
Gli argomenti trattati prendevano sempre spunto da grandi temi della condizione anziana: la solitudine, la corroborante iniezione di fiducia recata dalla vicinanza dei giovani; la ricostruzione dei modi di vivere del passato (il lavoro, la festa, l’amore…); il valore del ricordare; i luoghi d’incontro e i personaggi del passato; l’emarginazione in casa di riposo…..e via di seguito, fino all’eclissi della ragione, raccontata con garbo e rispetto in “Sarabanda”, quello che fu probabilmente il più impegnativo dei nostri spettacoli. Qualche altro titolo:
“C’era una volta” e “Roba Vegia” per usi, costumi e personaggi del passato; “Sarabanda”, di cui si è fatto cenno, in occasione del conferimento della croce di cavalieri della Repubblica ai violinisti della nostra orchestra; “La cantaa lofia”, con gli indimenticabili Claudio Richetti e Giacomo Giorgetti, per dire che nella solitudine non riesce neppure una cantata da osteria e, viceversa, insieme si possono fare addirittura i miracoli; “I love Ciuffi”, una favola per affrontare, con leggerezza e allegria, il tema della diversità; “L’Umin salvadag”, protagonista Gianluigi Dago, per sottolineare il valore di ogni singola vita e il modo giusto per ricordarla. “La Musica ancora una volta”, storia romanzata della nostra orchestra, ebbe numerose repliche in diverse città. Andò in scena la prima volta al Lirico di Milano, gremito in ogni ordine di posti, su invito del sindaco di quella città. Il primo in assoluto fu “Omegna Cara”, il 14 dicembre 1976, Teatro Sociale. Il nome rimase poi, per sempre, alla nostra piccola orchestra (che vi esordì)
A dirigere tutti gli spettacoli della Pro Senectute, con alta competenza e sensibilità d’artista, fu sempre Dario Guidetti.