Attraverso i ragazzi dell’Anonima Restauri, che avvicinavano numerosi anziani per lavori di riparazione, tinteggiatura, traslochi ecc….venimmo a conoscenza di una povertà nuova, della quale non avevamo neppure una pallida idea. La frequente evoluzione dei percorsi burocratici per raggiungere la soluzione a molti problemi, anche di minima entità, disorientava parecchi anziani. Quando sei abituato da sempre a sapere che determinate questioni si affrontano in quel certo modo, all’anagrafe, o al catasto, o in posta, o all’USL a quel certo sportello…..un minimo cambiamento ti disorienta. Se sei vecchio e se sei solo l’incertezza su un percorso nuovo, che può presentare delle incognite, si può ingigantire giorno dopo giorno fino a diventare motivo d’angoscia. Dal prof. Maderna e dalla prof. M.A. Aveni Casucci, grandi amici da sempre della Pro Senectute, avevamo saputo che a Como era nato un Segretariato Sociale, il primo per gli anziani. Andammo a visitarlo e, contattati una serie di professionisti in Omegna che diedero la loro disponibilità, aprimmo il nostro Segretariato Sociale, che dunque fu il secondo. Affiancata da alcuni giovani volontari, a gestirlo fu Elisa Piazza, una pensionata dall’esperienza vastissima e dotata, inoltre, della capacità di ascoltare e sdrammatizzare. Il nostro slogan era “aiuta l’anziano ad aiutarsi”, per cui molte persone uscivano dal colloquio con Elisa avendo il loro problema ancora non risolto: ma con tutte le indicazioni necessarie ad affrontarlo e risolverlo da sole. Erano entrate nel nostro ufficio di via De Amicis angosciate, il più delle volte ne uscivano rasserenate. Quando era impossibile potessero risolvere da sole, si ricorreva ai professionisti (avvocati, geometri, commercialisti, notai….) che praticavano per l’occasione tariffe ridotte e, tante volte, si prestavano gratuitamente. Quando Elisa Piazza non fu più in grado di reggere l’incarico il sevizio andò via via rallentando finché dovette, purtroppo, chiudere i battenti. Una persona come lei non la trovammo più.